
By Agnese Tondelli on 1 giugno 2015
Quando acquistiamo degli alimenti vorremmo essere sicuri che ciò che ingeriremo non contenga sostanze che possono, in qualche modo, danneggiare la nostra salute, tra cui residui di pesticidi. I pesticidi sono delle sostanze chimiche adoperate nell’agricoltura convenzionale, per proteggere le piante da parassiti e malattie. Sono sostanze che però possono rimanere, in quantità più o meno consistenti, sul prodotto finale.
Negli ultimi anni, gli scienziati hanno addotto diverse prove che testimoniano come questi residui possano avere effetti negativi sulla salute. Di chi produce, certo, ma anche di chi consuma frutta e verdura.Recentemente, il Dipartimento di nutrizione ed epidemiologia della Harvard T. H Chan school of public health di Boston ha condotto uno studio su un campione ridotto di 150 uomini, di età compresa tra i 18 e i 55 anni, al fine di valutare alcuni degli effetti che i residui di fitofarmaci possono avere sulle persone.
Le conclusioni a cui sono giunti gli studiosi sono molto chiare e suggeriscono "che l’esposizione ai pesticidi utilizzati nella produzione agricola attraverso la dieta può essere sufficiente per influenzare la spermatogenesi nell’uomo", producendo problemi di fertilità. Questo non è l’unico problema derivante. Basti pensare che, recentemente, FAO e ILO hanno diffuso un rapporto in cui si parla di 100 milioni di ragazzi tra i 5 e i 17 anni che lavorano abitualmente nel settore agricolo e sono esposti a pesticidi e altre sostanze potenzialmente rischiose.
Per quanto riguarda gli alimenti, i cibi che contengono il maggior quantitativo di pesticidi sono: mele, sedano, peperoni, pesche, fragole, uva, spinaci, lattuga, cetrioli, mirtilli. E la lista non termina qui. Ma come tutelarsi? La prima soluzione è quella di scegliere prodotti biologici, cercando di prestare attenzione al falso bio e alle truffe.
Ad aiutarci a controllare i cibi che mangiamo ci vengono in aiuto la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica attraverso strumenti come BioPARD, un dispositivo portatile innovativo per il rilevamento di pesticidi messo a punto da una piccola azienda di Firenze specializzata in progettazione e produzione di sensori che, in collaborazione con l’Università di Firenze, ha perfezionato questo strumento unico nel suo genere.
Fonte: AmbienteBio http://ambientebio.it/un-dispositivo-per-rilevare-pesticidi-in-cibo-acqua-e-suolo/